Il Laser a CO 2 è utilizzato con successo per il resurfacing e il ringiovanimento cutaneo. Questo trattamento è ideale nei casi di cute molto rovinata e poco elastica perché elimina gli strati più superficiali, provoca la rigenerazione di nuove cellule, con produzione di nuovo collagene, rendendo la pelle più liscia, compatta ed elastica donando al viso un aspetto più fresco, riposato e giovanile, con un effetto tipo lifting. Il resurfacing con il laser, tuttavia, non può sostituire il classico lifting chirurgico nei casi di importante ptosi cutanea. Il moderno laser ultrapulsato consente, attraverso un processo di fototermolisi, di distruggere i tessuti in modo selettivo, agendo con alta precisione al livello di profondità desiderato, minimizzando il danno termico.

Quali sono le caratteristiche del Laser all’Alessandrite? Questo tipo di trattamento sfrutta una luce con una lunghezza d’onda di 755 nanometri, la quale ha come target la melanina, quindi pigmento contenuto nel follicolo pilifero. In questo caso il laser lavora selettivamente evitando così di creare danni alla pelle. Esso infatti lavora sulla melanina arrivando a danneggiare i follicoli piliferi pigmentati e lasciando intatto il tessuto circostante. Un laser molto efficace, a differenza degli altri laser, anche nei peli più sottili e meno scuri. La fortuna di questa tecnologia laser sta nel fatto che la melanina presenta un alto livello di assorbimento per questa lunghezza d’onda. La costanza delle sedute di trattamento (circa 1 al mese) associata alla potenza più idonea in base alle caratteristiche di colore di carnagione e pelo e spessore di quest’ultimo, permettono di ottenere ottimi risultati in termini di diminuzione della densità dei follicoli piliferi per unità di superficie.